martedì 20 maggio 2014

Come t'antitoli? - lezioni romane

Ommiodio...vedo già arrivare pomodori e frutta marcia varia...
PERDONATEMI miei Fedeli lettori per questa assenza assurdamente lunga e immotivata!
Fate conto che mi stia prostrando continuamente per tutta la durata di questo post!!!
Si, sono ancora vivo nonostante le "alte sfere" dell'università pare abbiano deciso di far durare ancora per poco la nostra esistenza: giusto per dire, ieri ho affrontato la straordinaria impresa, nota anche come tredicesima fatica di Ercole, delle quasi dodici ore di università. Ahimè no, non è uno scherzo.
Ma non è questa la ragione per la quale sono mancato per ben UNA settimana dalla blogosfera (oddio quando mi mancava!)...ma giustamente a voi potrebbe non fregare una beneamata cippa.

Dunque veniamo al sodo.


Come t'antitoli? No non è una lingua arcaico-sumera, è semplicemente dialetto romano e, più precisamente, è il titolo di una serie di libri scritti da tre simpaticissimi autori: Michele "er principe" Abatantuono, Fabrizio "er murena" Rocca e Marco "er pomata" Navigli.
Se come t'antitoli, anacaponzio, damme du' sputi, mantanavai, pietra focaia, sono espressioni che vi suonano estranee, allora è necessario un rapido ma indispensabile aggiornamento del vostro lessico. E quale metodo più efficace di una bella e piacevole lettura?  Seguendo le vicende di Paoletto del Topo, del Maranga, delViscido, di Samantha, e di tutti gli altri emblematici personaggi (da"er Doppia Piastra" a "er Sacra Sindone", da "er Tazzina" a "er Medaja", senza dimenticare la "Sguincia", la "Smandruppata", lo"Scevola" o "er Nutella") scoprirete un mondo dalla coinvolgente simpatia e di irresistibile comicità. Grazie a un vasto e curatissimo prontuario di frasi, analizzate e spiegate con minuziosa precisione, avrete inoltre la possibilità di apprendere, divertendovi, uno degli idiomi più vivi e in continua evoluzione della fine del millennio, la vera lingua franca della metropoli periferica romana.
Inutile dire che è stato uno spasso leggerlo!
Sono romano ma non è colpa mia, dice un altro grande esponente della nostra fiera romanità, Enrico Brignano. 
Quello che volevo riproporvi, magari anche nella prospettiva di una eventuale gitarella a Roma prossimamente (co sto bel tempo è 'a morte sua!), sono alcune delle esilaranti espressioni idiomatiche del dialetto "romanaccio" che magari è bene conoscere, quantomeno per farsi due risate!xD (e perchè no, per comunicare abilmente con il tipico soggetto "coatto" della Capitale).

Forme di saluto


Come t'antitoli? - Qual'è il tuo nome di battesimo? Utilizzato sovente anche negli approcci galanti (ragazze, se volete far colpo sul romano, se esordite così siete già a buon punto xD).
S'è fatta 'na certa - Visto il tardo orario, sarebbe opportuno cominciare ad incamminarsi verso casa. Con tale formula si tenta anche di invitare ad andar via gli individui più recalcitranti.

Unità di misura monetarie
'Na piotta - 50 euri, 100.000 lire di una volta
'No scudo - equivalente delle 5.000 lire di una volta
'N boccolone/ 'N testone - 500 euri, un milione di lire

Notazioni metereologiche
Tira 'na gianna - C'è una fastidiosa brezza che rende rigido e insopportabile il clima. Si narra che l'appellativo derivi da una tale sora Gianna, che era solita tenere spalancate le finestre durante qualsiasi periodo dell'anno sottoponendo i propri cari a correnti continue e non sempre salutari.
Me sto a cacà 'n mano dar freddo - Fa così freddo che non riesco a trattenere reazioni fisiologiche al momento inopportune e imbarazzanti. E' da ritenersi errata la seguente interpretazione: pur di scaldarmi le mani sono disposto a ricorrere a metodi poco piacevoli.

Espressioni esortative
Nun te fa' 'e pippe ar cervello - I tuoi pensieri contorti ti portano a delle conclusioni fantasiose e irreali pertanto ti consiglio di soprassedere da tali "masturbazioni" mentali.
Rambo, butta 'a fascetta! - Con quell'aria da duro non sei credibile al pari di Rambo senza la sua celebre fascia per capelli.
Tarzan, attàccate a 'sta liana - La tua presunzione non sortisce alcun effetto su di me. Solitamente la frase è accompagnata da un esplicito gesto compiuto con entrambe le mani e volto a indicare la regione pelvica, sede della liana in questione.


Mantanavai? - Ti prego cortesemente di liberare questo luogo dalla tua invadente presenza. Un invito solitamente scherzoso.
Ma vatte a da' all'ippica co' 'r cavallo a dondolo - Sarebbe più opportuno che ti dedicassi ad altre futili e infruttuose attività, piuttosto che importunarmi con i tuoi discorsi insensati.
'Mboccamoje - Invito ad introdursi abusivamente e in massa presso la dimora di un amico che, per la sua riconosciuta ospitalità, non creerà problemi di fronte a un arrivo "a sorpresa".
La buttamo 'n caciara - Cerchiamo di presentare la faccenda in maniera confusa per celare la nostra incapacità nel portarla a termine. Espediente maggiormente utilizzato dagli studenti (di tutte le età...) metropolitani per ovviare, in sede di interrogazione, alla scarsa preparazione.


Espressioni volte a esprimere giudizi su qualcuno
Robba che da piccolo eri così brutto che tu' madre anzichè spigne 'a carrozzina 'a tirava pe' nun vedette - Sono convinto che hai ispirato ribrezzo sin dalla più tenera età come difatti lascia supporre il comportamento quanto mai inconsueto di tua madre.

Le prossime espressioni possono risultare DECISAMENTE VOLGARI e offensive e per i più deboli di cuore è consigliata la visione solo se accompagnati xD non siamo dei campioni di eleganza, noi romani!
Sei arto 'n cazzo e du' formiche a cavacecio - La tua statura non raggiunge i livelli medi della popolazione, ma anzi è paragonabile a quella di un membro maschile medio con in cima due formiche, l'una a cavallo dell'altra.
Se cachi bicchieri manco li scocci - Non si può negare che tu sia un tantino basso, ma pensa ai lati positivi: puoi lasciar cadere dall'altezza delle tue terga oggetti delicati senza che questi subiscano danni.
Pari 'n supplì co' le gambe - La tua corporatura, fin troppo robusta, ha delle forme che ricordano un supplì; l'unico elemento che vi differenzia è la presenza delle gambe.
Se fa prima a sartatte sopra che a passatte 'ntorno - Visto l'eccessivo ingombro del tuo corpo, saltarti sopra sarebbe più rapido e meno faticoso che aggirarti.
Sei tarmente secco che co' 'na candela te faccio 'na radiografia - Sei talmente allampanato da risultare trasparente alla luce.
Si te magni 'n'oliva pare che sei 'ncinta - Sei talmente magra che l'ingerire una semplice e piccola oliva ti farebbe apparire come una donna incinta.


Nun te bagnà 'a capoccia che te se gonfia 'a segatura - Ti consiglio di limitare al massimo l'attività cerebrale poichè l'afflusso di sangue alla tua scatola cranica potrebbe danneggiarne irreparabilmente il contenuto improprio.
C'hai più culo che anima - Nella tua vita la componente "fortuna" è sempre prevalsa sulle tue doti intrinseche. "Culo" viene comunemente assimilato alla fortuna di un individuo.
Me dice popo pedalino - Negli ultimi tempi gli eventi non hanno girato nel verso giusto e la fortuna sembra avermi voltato le spalle.
C'hai le saccocce a lumaca - Dicesi di persona dalla spiccata tirchieria. Può essere tradotta come: la forma delle tue tasche (a chiocciola, a spirale come il guscio della lumaca) è tale da motivare la tua difficoltà nell'estrarne denaro.

Espressioni che indicano una particolare condizione psicologica/fisica
Te vedo accalamarato - Noto evidenti occhiaie in prossimità dei tuoi bulbi oculari che, per forma e colore, ricordano un calamaro pronto alla frittura.
Sto fòri come 'n barcone - Lo stress costante a cui sono sottoposto mi comporta una notevole diminuzione delle capacità psicofisiche: esplicativo il paragone col balcone, il terrazzo, sempre esposto alle intemperie esterne.
Sto a smartì/ sto a strippà - L'ansia e la paura che mi attanagliano mi causano una repentina perdita di peso.
Marimbarza - La cosa non suscita in me il benchè minimo interesse
And'annate cazzaranno? - Dove andate di bello stasera? Formula che esprime vivo interesse per le peripezie altrui, sottintendendo un implicito desiderio di unirsi alla congrega di amici interpellata.
Nun me regge 'a pompa - Il mio fisico non è più in grado di sopportare tale sforzo. Usato durante faticose attività fisiche esprime il desiderio di interromperle e riposare.
Ma nun lo vedi che t'areggi co' 'r vento a favore? - Constatazione da manifestare ad un amico il cui stato di salute risulta evidentemente precario.


Varie de eventuali
Me possino cecà - Mi possano privare della vista se non è vero quanto affermo; tipica formula utilizzata dal "cazzaro" per riacquistare credibilità.
Ciao còre - Ho l'impressione che tu stia sragionando.
Gufare - sperare che le cose non vadano per il meglio. I "gufi" sono coloro che osservano le vicende altrui dall'esterno, come un gufo appollaiato su un ramo, aspettando che le loro maledizioni vadano a buon fine.
Steccare - dividere in parti eque (generalmente più di tre).
Dare 'na sòla - cercare di raggirare.
Fare er vago - Risultare eludente, fare finta di non capire per evitare il discorso. L'atteggiamento da vago è in effetti facilmente riconoscibile soprattutto quando si chiede a un debitore di saldare il conto: ad esempio, se chiedendo indietro del denaro prestato, ottenete come risposta riflessioni sul clima e le stagioni, il vostro interlocutore sta facendo il vago.
Si le cose nun le sai...salle! - Se ti risulta alieno il contenuto degli argomenti appena esposti, è bene che tu corra ad aggiornarti per rimanere al passo coi tempi. Capolavoro di sintesi, denuncia l'urgenza dell'aggiornamento grazie a un azzardata sincope di "sappile" ridotto al più rapido "salle".

Ce ne sarebbero state veramente troppe altre, molte delle quali anche estremamente più volgari, ma ho voluto riportarne solo uno stralcio altrimenti non avrei finito più xD
Io ho riso come un matto a leggerle e a leggere il libro, in generale, per cui ve lo consiglio vivamente!
Una lezione sul dialetto della Capitale non si può rifiutare!:)
A presto (promesso!!!) carissimi


6 commenti:

  1. Credo di aver trovato il libro della vita!! E comunque, ciao core per me rimane il TOP!!
    Ciao Lello, ta ringrazio!

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    1. Ahahah Lulu comprali e non te ne pentirai xD io solo a rileggere un po il post dopo averlo scritto scoppiavo a ride come un matto!
      Ciao sora Lu:P

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  2. Ciaooo Eddie ^.^
    Mamma mia, sono morta dalle risate xD devo recuperare assolutamente questo libro...alcune espressioni le conoscevo, ma le altre proprio non le avevo mai sentite.."Nun te bagnà 'a capoccia che te se gonfia 'a segatura" mi ha steso XD

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    1. Ehhh in quanto a espressioni del genere penso che noi romani, al pari forse coi napoletani, siamo i più fantasiosi xD penso che pubblicheró altri post del genere, mi sono divertito troppo anche io ahahah! e poi se fanno divertire voi, ancora meglio!!:D

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  3. Quando lo pubblichi questo manuale?
    Ciao Eddie!

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    1. Non mi posso prendere il merito di anni ed anni di romanità che ha portato alla nascita del nostro colorito dialetto xD il "manuale" più bello è quello parlato dalla gente di Roma...ogni giorno ci puoi scrivere un capitolo xD

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